Fonte: Corriere della Sera
Cresce il numero di giovani africani affascinati dalla rivolta allo «status quo». Una sfida per i governi e per l’Europa. La riflessione di Andrea Riccardi
Il G7 a presidenza italiana ha posto il problema dell’Africa e delle migrazioni. Vi hanno partecipato alcuni presidenti africani. Il tema delle migrazioni è da tempo al centro delle preoccupazioni occidentali. Bisogna chiedersi cosa sta veramente avvenendo in Africa. È un continente di giovani: su un miliardo e 400 milioni di africani, il 60% sono al di sotto dei 24 anni. Un popolo di giovani, ragazzi e bambini, destinato a crescere nei prossimi anni. I giovani africani sono tanti e hanno fame di futuro e di lavoro, ma trovano scarse opportunità nei loro paesi. Tra di loro si respira un clima da ’68 — se posso usare questo paragone —, che non si risolve per lo più in politica ma si esprime nella diffusa voglia di uscire da una situazione in cui i giovani si sentono imprigionati.