Fonte: Corriere Della Sera
L’incontro alla Comunità nell’ambito del viaggio in Vaticano: la Francia resta un Paese laico
Il presidente Macron comunica in modo parco rispetto ai leader dei nostri giorni: non interviste o messaggi social, ma discorsi ponderati e gesti. La visita al papa è uno di questi gesti. Alcune analisi nostrane sottolineano l’esclusività della visita presidenziale al Vaticano, quasi in polemica con l’Italia. Invece si tratta di un uso dei presidenti della Francia, la Fille ainée de l’Eglise, la figlia maggiore tra le «nazioni cattoliche». Macron vede la visita all’interno della sua visione, illustrata l’aprile scorso ai Bernardins, il «collegio» voluto dal card. Lustiger, in un edificio gotico a Parigi, per l’incontro tra fede e cultura. Lì ha detto ai vescovi: «Dell’impegno di cui siete portatori, ne ho bisogno per il nostro paese, ne ho bisogno per la nostra Europa. Perché il nostro principale rischio oggi è l’atonia…». Una svolta nella laicità francese di cui il presidente è l’alto garante? Non è così. Me ne sono reso conto nel colloquio con il presidente, assieme alla delegazione della Comunità di Sant’Egidio, prima che questi andasse in Vaticano.