Nel 1937, in Etiopia, durante l’occupazione fascista, all’incirca 2000 persone, tra monaci, giovani e pellegrini furono assassinati nel mostero di Debrà Libanòs.
In quest’articolo, pubblicato da Avvenire, ne parlano Andrea Riccardi e Antonello Carvigiani.
«Liquidazione completa». Così il generale Pietro Maletti comunicò via telegramma al viceré Rodolfo Graziani la conclusione di una delle pagine più buie della storia italiana, il massacro di un numero enorme – le stime oscillano tra 1.400 e 3.000 vittime – di monaci e pellegrini etiopi a Debre Libanos. Esattamente 80 anni fa, nei giorni tra il 19 e il 24 maggio 1937. Una pagina rimossa, di cui c’era traccia quasi esclusivamente in libri specialistici… (CONTINUA A LEGGERE)
APPROFONDIMENTI