Fonte: Famiglia Cristiana
Ho un ricordo speciale di vari momenti di incontro con Benedetto XVI, che mi hanno fatto comprendere la sua umanità fin da prima dell`elezione a Papa. Joseph Ratzinger era stato presentato all`inizio del suo pontificato come un intellettuale rigoroso ma distante dalla vita. In realtà, nell`incontro umano, Benedetto XVI rivela grandi doti di tenerezza e simpatia. È un uomo che ha il culto dell`amicizia, che per lui rappresenta un grande valore umano oltre che una categoria importante della vita spirituale. Mi piacerebbe ricordare molti incontri. Tra l`altro il Papa mi ha concesso un colloquio, per me prezioso, su Giovanni Paolo II, mentre stavo preparandone la biografia. Mi limito però a due episodi che possono sembrare "minori", ma sono a mio avviso rivelatori della sua umanità di pastore.
Nel 2008, Benedetto XVI volle visitare la basilica di San Bartolomeo sull`Isola Tiberina a Roma, affidata alla Comunità di Sant`Egidio da Giovanni Paolo II, e dedicata alla memoria dei martiri del XX e XXI secolo. Lì sostò davanti agli altari dedicati ai vari gruppi di martiri.
Poi rivolse alcune parole affettuose alla Comunità: «Avete mosso i vostri primi passi proprio qui a Roma nel difficile tempo dopo il `68. Figli di questa Chiesa che presiede nella carità, avete vissuto generosamente il vostro carisma in tante parti del mondo. La parola di Dio, l`amore per la Chiesa, la predilezione per i poveri, la comunicazione del Vangelo sono state le stelle che vi hanno guidato, sotto cieli diversi, testimoniando ovunque l`unico Vangelo dell`amore. Vi ringrazio per questa vostra testimonianza, per l`amore per i poveri e per la ricerca della pace… L`esempio dei martiri, che abbiamo ricordato, continui a guidare i vostri passi. Siate veri amici di Dio e sarete autentici amici dell`umanità».
Preghiera e amore per i poveri: questi i fondamenti della vita di Sant`Egidio che Benedetto XVI ha sottolineato spontaneamente. C`è qui una chiave della visione pastorale di questo Papa: l`amicizia con Dio rende amici autentici dell`umanità. Così il 27 dicembre 2009, giorno dedicato alla Santa Famiglia, nel clima del Natale, il Papa ha voluto essere presente in mezzo ai poveri della mensa della Comunità di Sant`Egidio, mangiando a tavola con loro, ascoltandoli e incoraggiandoli, creando una festa di famiglia per chi non ha famiglia.
Così ha parlato a braccio: «Durante il pranzo ho potuto conoscere un po` la storia di alcuni, come riflesso delle situazioni umane qui presenti, ho ascoltato vicende dolorose e cariche di umanità, anche storie di un amore ritrovato qui a Sant`Egidio: esperienze di anziani, emigrati, gente senza fissa dimora, zingari, disabili, persone con problemi economici o altre difficoltà, tutti, in un modo o nell`altro, provati dalla vita. Sono qui tra voi per dirvi che vi sono vicino e vi voglio bene e che le vostre persone e le vostre vicende non sono lontane dai miei pensieri, ma al centro e nel cuore della Comunità dei credenti e così anche nel mio cuore».
Si è visto concretamente questo affetto di papa Ratzinger nel contatto con le persone bisognose, in particolare nell`abbraccio con un ragazzo che portava gravi segni di un incidente con il fuoco.
Fedele alla tradizione dei Padri della Chiesa, Benedetto XVI sente i poveri presenti nel cuore della Chiesa. Lo ha riaffermato con forza richiamando la tradizione romana dei primi secoli: «San Lorenzo, diacono della Chiesa di Roma, quando i Magistrati romani di quel tempo gli intimarono di consegnare i tesori della Chiesa, mostrò i poveri di Roma come il vero tesoro della Chiesa. Ricordando il gesto di san Lorenzo, possiamo ben dire anche oggi che voi poveri siete il tesoro prezioso della Chiesa». Papa Benedetto non è un uomo che predilige il gesto eclatante, ma manifesta un`attitudine di fedele amicizia con chi ha conosciuto, nei rapporti, soprattutto con quei poveri che spesso mancano di tutto e particolarmente del calore umano.
Chi è amico dei poveri sa cos`è l`amicizia. Anzi papa Ratzinger ha confermato nella Chiesa il valore evangelico dell`essere amico. E qualcosa che lascerà una traccia profonda perché la Chiesa sia davvero la casa di colui che non ha avuto vergogna di chiamarsi amico degli uomini.