di gigasweb
Fonte:
Famiglia Cristiana
L'enciclica "verde" di papa Francesco è un vero grido d'allarme: «Mai abbiamo maltrattato e offeso la nostra casa comune come negli ultimi due secoli». È un richiamo a considerare il mondo, la natura, le società in una visione unitaria, quella di una casa comune, perché esiste una chiara interdipendenza.
Con l'enciclica Francesco intende provocare un movimento di responsabilizzazione tra gli uomini di buona volontà e i credenti delle religioni. Il Papa si rivolge ai cristiani, convinto che la millenaria esperienza di spiritualità possa dare un grande contributo a rinnovare l'umanità. Non solo i cattolici. I cristiani e le altre religioni che «hanno sviluppato una profonda preoccupazione e una preziosa riflessione su questi temi…».
Il Papa dedica parecchio spazio al ruolo che il patriarca ortodosso di Costantinopoli, Bartolomeo I, ha svolto nella sensibilizzazione ai temi ecologici. Dal 1989, su proposta del Patriarcato ecumenico, il I° settembre di ogni anno si celebra la Giornata per la salvaguardia del Creato. Le religioni, in modo differente, ci dicono che tutti veniamo da Dio. Ma in questo nostro mondo – afferma il Papa – «manca la coscienza di un'origine comune, di una mutua appartenenza e di un futuro condiviso da tutti». Le religioni insegnano che c'è un'origine comune.
La fede in Dio creatore non è prodotto di una sottocultura: è decisiva per la visione di un destino comune sulla Terra. Il Papa fa appello ai credenti: spingano «le religioni ad entrare in un dialogo tra loro orientato alla cura della natura, alla difesa dei poveri, alla costruzione di una rete di rispetto e di fraternità». Difesa dei poveri, ecologia, fraternità sono proposte come terreno di dialogo ecumenico. È un'indicazione che sblocca un dialogo, spesso incagliato in moduli accademici. Il Papa afferma: «Voglio mostrare come le convinzioni di fede offrano ai cristiani, e in parte anche ad altri credenti, motivazioni alte per prendersi cura della natura e dei fratelli e sorelle più fragili».
Così, cominciando dall'ecologia, l'enciclica rivisita le grandi questioni della vita: la spiritualità, l'ecumenismo, la politica, i problemi sociali, i poveri… Offre uno sguardo rinnovato per leggere la storia a partire dalla crisi della Terra. E invita chi crede a lavorare insieme per cambiare il mondo.