di Redazione

01/03/2021 Papa: Iraq; A. Riccardi, mai viaggio di Francesco così rischioso

di Andrea Riccardi

Fonte: ANSA

“Evento di grande rilievo per il Paese e per la pace”

“La visita si svolgerà in condizioni particolari per le misure anti Covid. Ma il vero problema, che le autorità vaticane si pongono, è se ci siano le condizioni di sicurezza per il Papa, il seguito e la popolazione che lo accoglierà.

L’attentato del 21 gennaio ha impensierito tutti. Forse mai un viaggio di Francesco si è presentato così rischioso. I responsabili vaticani e le agenzie d’intelligence fanno le loro valutazioni. Ma la scelta finale è del Papa, che desidera molto compiere questa visita”. E’ quanto scrive lo storico Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, in un articolo su ‘Vita pastorale’ a proposito del viaggio in Iraq di papa Francesco, in programma da venerdì a lunedì prossimi.

“La notizia è che non solo il Papa ritorna a viaggiare, ma che si tratta di una visita molto importante – commenta -. Giovanni Paolo II sarebbe voluto andare pellegrino in Iraq, nella terra di Abramo, ma gli fu impedito per motivi politici da Saddam Hussein. Allora era una dittatura crudele e sanguinaria, ma la situazione era sotto controllo. Oggi, dopo anni violenti, guerre, attentati, la situazione è molto difficile”. Infatti, “tanti cristiani hanno abbandonato il Paese o si sono spostati da Baghdad (dove nel Novecento erano emigrati) al Kurdistan. Si calcola che i cristiani, che erano 1-1,4 milioni all’inizio del XXI secolo ora sono 3-400mila. Una diminuzione di due terzi”.

Riccardi ricorda che “il 21 gennaio scorso è avvenuto un agghiacciante attentato, attribuito a Daesh: due terroristi suicidi si sono fatti saltare nella centrale piazza Tayaran di Baghdad, provocando più di 30 morti, feriti e panico. Era dal 2019 che non accadevano episodi simili”. “Nel 2010 il terrorismo aveva colpito la cattedrale siro-cattolica di Nostra Signora della salvezza a Baghdad, dove erano morte 42 persone – aggiunge -. Il Papa, appena arrivato nella capitale irakena visiterà questa chiesa per rendere omaggio a quei caduti e complessivamente a una Chiesa di martiri”.

CONTINUA  A LEGGERE SU ANSA >